Sottoscrivi: Articoli | Commenti

Lottizzazione ‘ex Tacconi’, il ricorso di Latium Vetus all’esame del TAR

0 Commenti

Pomezia, la maxi-lottizzazione ‘ex Tacconi’ giunge all’esame del TAR

Associazione Latium Vetus contro l’amministrazione comunale di Pomezia

140.000 metri cubi di cemento incombono sul territorio di Pomezia. Si tratta della lottizzazione ‘ex Tacconi’ che il prossimo martedì 15 febbraio 2022 giungerà all’esame del Tribunale Amministrativo per il Lazio.

Lo scontro si avvicina. Il TAR è chiamato a valutare il ricorso presentato da Associazione Latium Vetus APS, la quale – senza sottrarsi al proprio dovere di difendere il territorio – ha impugnato la delibera n. 47/2020, votata il 27 ottobre 2020 dal Consiglio comunale di Pomezia unitamente alla determina dirigenziale n. 1167 del 28 settembre 2020, con le quali l’amministrazione ha nuovamente spalancato le porte alla lottizzazione.

Cemento ‘a 5 stelle’. Nell’ottobre 2020, dopo l’annullamento del piano lottizzatorio votato nel 2016, con un clamoroso voltagabbana l’amministrazione comunale di Pomezia, a trazione Movimento 5 stelle, votò improvvisamente a favore del progetto presentato dalla Petromarine Italia, fuoriuscita dalla galassia societaria del patron dei rifiuti Manlio Cerroni, cancellando e umiliando in un colpo solo sette anni di battaglie contro il contestatissimo piano integrato.

Poche differenze fra l’operato dell’amministrazione pometina targata Movimento 5 stelle e quella targata Partito Democratico dell’ex Sindaco De Fusco, che istruì l’iniziale adozione del piano nel 2009. Ebbene nel 2020 veniva nuovamente servita ai cittadini quella enorme cubatura di cemento da tramutare in edilizia popolare e palazzoni – anche con notevole consumo di suolo agricolo oggi inedificato – per installare 1700 nuovi abitanti nella zona verde di Campo Selva sulla via del Mare tra Torvajanica e Pomezia.

Come nel 2009, anche nel 2020 non importava dell’alta suscettività archeologica dell’area, limitrofa al parco archeologico dell’antica Lavinium e a soli 50 metri dal geosito preistorico dei laghetti della ex cava… ed importavano ancora meno le conseguenze di questa scellerata autorizzazione in termini di traffico veicolare tra Pomezia e Torvajanica – già oggi fortemente congestionato – e di quei sconvolgimenti sociali dovuti all’insediamento dell’enorme quartiere, tra Colli di Enea, la Macchiozza e Martin Pescatore, in una zona praticamente priva di servizi.

Chi comprerà casa in quel luogo? Chi verrà installato in quei palazzoni?

C’è poco da dire. Nell’ottobre 2020, l’amministrazione comunale di Pomezia, a guida Movimento 5 stelle, ha proceduto esattamente come prima aveva fatto l’amministrazione De Fusco, in maniera sciatta e priva di visione, scaricando oneri sulle spalle dei cittadini.

Stavolta però, politici e cementificatori hanno trovato sul loro cammino Associazione Latium Vetus che ha operato attivamente per fermare questo scempio.

Avanti tutta!

Associazione Latium Vetus APS

Rate this post
Se questo post soddisfa i tuoi interessi, puoi considerare di lasciare un commento o di effettuare la sottoscrizione agli RSS feed per essere informato di tutti gli articoli futuri..

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *