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I rischi per la salute della discarica di amianto di Valle Caia

Comunicato stampa del 01.07.2022

(Scandaloso) Pomezia, ecco lo stato della discarica di amianto (prima dell’incendio). A Pomezia, la salute di noi cittadini vale qualcosa?

Martedรฌ 28 giugno 2022 un grave incendio (l’ennesimo) ha devastato la discarica di amianto di Valle Caia a Pomezia, vera e propria ‘bomba ambientale’ protagonista nel 2009 di arresti a causa di un traffico illecito di amianto in matrice friabile, pericoloso per la salute.

La situazione appare gravissima giร  da molto tempo. Se non alle istituzioni, perlomeno ai residenti di via di Valle Caia, che alcune settimane fa hanno contattato Associazione Latium Vetus APS, per denunciare anche a noi lo stato della discarica (poi colpita subito dopo dall’incendio) e fornirci alcune fotografie che proverebbero il gravissimo stato della discarica:

i teli, che avrebbero dovuto costituire una barriera posta a protezione dal cumulo di amianto, apparivano del tutto consunti e strappati, le lastre di amianto esposte a vista tra l’erba alta e secca (quella che poi ha veicolato l’incendio), e gli arbusti cresciuti perfino tra le lastre di amianto. Una situazione di totale degrado.

Da oltre vent’anni, la discarica di amianto di Valle Caia costituisce un pericolo per la salute dei cittadini.

Giร  dai tempi del Sindaco De Fusco del Partito Democratico, il Comune di Pomezia era perfettamente al corrente della gravitร  della situazione, ย allorquando, nel 2009 con una sventagliata di arresti, venne alla luce un traffico illecito di amianto, di matrice pericolosa per la salute. Allo stesso modo, la gravitร  della situazione era perfettamente nota ai sindaci Fabio Fucci e ย Adriano Zuccalร , entrambi del Movimento 5 stelle.

Il 6 luglio 2020 un nuovo incendio sconvolge la discarica. Quali azioni ha posto in essere il Comune di Pomezia (o ha preteso l’opposizione comunale) in modo da tutelare efficacemente la salute pubblica? Il sospetto รจ che, concretamente, non sia stato fatto nulla che mettesse al riparo, una volta per tutte, dai rischi.

Lo sa bene il sindaco Adriano Zuccalร , che il 04 aprile 2019 ed il 30 luglio 2020 ha emesso due ordinanze con le quali intimava alla societร  proprietaria dell’area di ‘redigere ed attuare un piano di manutenzione periodica del sito, ed in particolare il ripristino dei teli di protezione del materiale contenente amianto che risultavano mancanti, ed inoltre al taglio della vegetazione seccaย ed infestante ed alla realizzazione di una fascia parafuoco perimetrale‘.

Leggete con i vostri occhiย cosa รจ scritto (nero su bianco), in particolare nella seconda di queste due ordinanze – emessa subito dopo l’incendio del 06 luglio 2020 – che vi riportiamo per intero:

1.Osservato inoltre che la suddetta Societร  allo stato attuale risulta aver disatteso le prescrizioni contenute nel suddetto dispositivo e sollecitate con la nota prot. n. 0065158/2019 del 04/07/2019, con particolare riferimento alla verifica dell’integritร  dei teli di ricoprimento degli abbancamenti presso l’ex discarica di cemento-amianto (Eternit) ed al ripristino/realizzazione ex โ€“ novo di quelli mancanti e/o irrimediabilmente deteriorati, mettendo cosรฌ in serio pericolo la salute pubblicaย e le matrici ambientali in caso di evento accidentale (anche di tipo โ€œincendioโ€) potenzialmente in grado di interessare il materiale contenente amianto ivi abbancato e la conseguente aero-dispersione di fibre nella misura superiore ai valori previsti dalla legge;

2.Ritenuto che in relazione a quanto sopra sussiste e perdura un serio rischio per la salute pubblica e per l’ambiente connesso con l’innesco accidentale di focolai di incendio di sterpaglie che possono coinvolgere le oramai presumibilmente ampie porzioni, prive di teli di copertura, degli abbancamenti di amianto compatto, che, oltre al progressivo naturale degrado superficiale per azione degli agenti atmosferici, puรฒ quindi determinare la dispersione in atmosfera delle fibre e di altri composti aeriformi, prodotti di combustione, dannosi per la salute umana;

La politica pometina (sia la maggioranza a 5 stelle, ma anche le varie opposizioni… quelle che ora gridano allo scandalo!), tutti, erano perfettamente consapevoli dei rischi per la salute dei cittadini.

Sono state rispettate le prescrizioni contenute nelle due ordinanze? Sembrerebbe proprio di NO, perlomeno, a guardare le fotografie che ci sono state fornite e a sentire l’esasperazione dei cittadini residenti che lamentano di essere inascoltati da anni.

Del resto, non รจ stato evitato nemmeno l’ultimo (ennesimo) incendio, quello che martedรฌ 28 giugno 2022 ha ulteriormente sconvolto la discarica di amianto e ha fatto sollevare un denso fumo nero che รจ poi stato sospinto dai venti in direzione del centro abitato di Pomezia.

In questi anni, dov’era il Comune di Pomezia?ย Dove sono le istituzioni? Dove sono, da anni, la maggioranza (e anche le opposizioni)?

Il limite รจ stato superato. La salute di noi cittadini vale e deve essere concretamente tutelata.

Associazione Latium Vetus APS

Comunicato stampa del 28.05.2022

Pomezia, ennesimo gravissimo incendio nella discarica di amianto di Valle Caia. L’intervento di Ass. Latium Vetus a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente.

Ennesimo gravissimo incendio nella discarica di amianto di Valle Caia, vera e propria ‘bomba ambientale’ .

โžก๏ธ Stamane (martedรฌ 28 giugno 2022) i membri di Associazione Latium Vetus, allertati da alcuni residenti della zona di un pesantissimo incendio nella discarica di amianto di Valle Caia, sono intervenuti, guidando le squadre dei vigili del Fuoco fino agli accessi dell’area colpita dalle fiamme. L’incendio ha interessato tutta la discarica, in particolare le tonnellate di amianto abbancato, facendo salire nell’atmosfera un denso fumo nero che il vento ha sospinto in direzione del centro abitato di Pomezia.

E’ gravissimo.

Nonostante le numerose denunce che si sono susseguite nel tempo – in primis al Comune di Pomezia – la discarica giace da anni in deplorevoli condizioni, con tonnellate e tonnellate di lastre di eternit (materiale altamente cancerogeno) esposte agli agenti atmosferici tra cumuli di vegetazione secca e arbusti che erano germinati anche sopra il materiale abbancato.

Come potete vedere dalle immagini di repertorio – che abbiamo volutamente inserito in questo video (e che sono state riprese dai residenti solo poche settimane fa!) – i teli che avrebbero dovuto ricoprire le lastre di amianto – in base ad una ordinanza comunale emessa nel 2019 – ebbene, si trovavano giร , prima dell’incendio odierno, in una condizione di totale consunzione. Tale condizione era a norma o totalmente fuori dalla legalitร ?

Nonostante l’ordinanza comunale. Nonostante la gravita delle condizioni di questa “bomba ad orologeria”. Nonostante le ripetute segnalazioni. Per l’ennesima volta, le istituzioni non hanno saputo tutelare (al di lร  delle sterili maggioranze e minoranze) la salute dei cittadini di #Pomezia, facendo prevenzione e scongiurando questo ennesimo incendio nella discarica di Valle Caia.

Le istituzioni devono intervenire. E’ ineludibile la messa in sicurezza del sito della discarica a garanzia della tutela della salute e dell’ambiente.

Associazione Latium Vetus APS