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Conferenza: Enea e Indiges a Lavinium, Venerdi 29 Novembre ore 17,00

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sommella 29 nov

Locandina della conferenza del 29 Novembre 2013

Venerdi 29 Novembre 2013 ore 17,00, Museo Etrusco di Villa Giuliaย – Importante conferenza “Enea e Indiges a Lavinium” con il noto Prof. Paolo Sommella dell’Universitร  di Roma La Sapienza

 

Si terrร ย venerdรฌ 29 novembre alle 17,00ย nellaย Sala della Fortunaย delย Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma,ย nellโ€™ambito dellโ€™iniziativaย Storie dallโ€™antichitร : incontri con i protagonisti, la conferenza di Paolo Sommella dal titoloย Enea e Indiges a Lavinium. Alcuni temi dโ€™attualitร .

La conferenza di Paolo Sommella ci riporta agli albori delle origini di Roma, alla discendenza troiana di Romolo e Remo, nelle cui vene scorreva il sangue di Enea. Lโ€™archeologia ha spesso rincorso il mito e le narrazioni degli antichi alla ricerca delle tracce dellโ€™eroe immortalato da Virgilio nellโ€™Eneide, e talora le ha incontrate.

Sono passati oltre quarantโ€™anni da quando uno scavo di pronto intervento nei pressi dellโ€™antico santuario delle Tredici are, a Lavinio, circa 700 metri a Sud del borgo di Pratica di Mare, portรฒ alla scoperta di un edificio dalla forma del tutto particolare: un piccolo edificio a tumulo, con una cella quadrata fornita di pronao, che i non molti materiali votivi (vasi miniaturistici, statuine in terracotta, ecc.) della fine del IV sec.a.C. qualificavano come sacro.

Lโ€™edificio era stato costruito sopra una sepoltura piรน antica, della quale si potรฉ recuperare parte del notevole corredo: oltre sessanta furono i vasi e gli oggetti in argento, bronzo e ferro restituiti, databili nel secondo quarto del VII sec.a.C., una sepoltura senza dubbio principesca, come suggeriva anche la presenza delle armi e del carro. La tomba, una grande cassa rettangolare formata da lastre di cappellaccio infisse nel terreno, risultรฒ collocata esattamente al centro del tumulo di epoca successiva, evidentemente realizzato sullo stesso luogo di un tumulo piรน antico posto a protezione di una sepoltura della quale si intendeva perpetuare la memoria.

Le peculiaritร , le caratteristiche dellโ€™insieme, la sua posizione topografica suscitarono sin dalla scoperta vivo interesse richiamando alla memoria i racconti degli autori antichi sulla presenza in questi luoghi del mitico eroe troiano Enea. Il monumento si trova infatti non lontano dal Fosso di Pratica, lโ€™anticoย Numicusย presso il quale รจ ambientata la battaglia tra Latini e Rutuli, descritta da Virgilio nellโ€™Eneide, durante la quale Enea scompare. Ma soprattutto richiamarono in modo sintomatico un passo di Dionigi di Alicarnasso, storico dellโ€™etร  di Augusto, profondo conoscitore di questi luoghi. Narra Dionigi che, nellโ€™ambito dello scontro finale tra Enea e Mezenzio, ยซnon lontano daย Laviniumยป, dopo la battaglia ยซnon essendo visibile in alcun luogo il corpo di Enea, alcuni ne dedussero che fosse stato trasportato tra gli dei, altri che fosse perito nel fiume, presso il quale avvenne la battaglia. E i Latini gli costruiscono unย herรฒon, fregiato di questa iscrizione: del dio Padre Indigete che guida la corrente del fiume Numico …… c’รจ un tumulo non grande, ed intorno ad esso alberi allineati degni di vistaยป.

La scoperta del tumulo di Pratica, certamente interpretabile come unย heroon, รจ cosรฌ entrata come importante elemento di discussione nel dibattito sul problema dell’origine della leggenda di Enea aย Laviniumย e della sua cronologia. Alla vasta bibliografia sullโ€™argomento si รจ aggiunta in questi ultimi anni una serie di interpretazioni, alcune di grande spessore scientifico, altre non sufficientemente fondate sulla documentazione archeologica originaria.ย รˆย questa dunque una occasione per discutere di teorie recentissime, anche basate sugli scavi in corso nelย Latium vetusย costiero, che originano nuove suggestive linee di lettura.

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