Sottoscrivi: Articoli | Commenti

Il MIBACT in campo per difendere Pomezia e Ardea. Arriva il vincolo.

0 Commenti

header

2000 ETTARI VINCOLATI TRA ROMA 2, SANTA PALOMBA E TOR DI BRUNO.ย COGEA E MAD GST INCOMPATIBILI?

Una notizia sensazionale e dirompente, relativa alla tutela del territorio di Pomezia ed Ardea giunge dal Ministero dei Beni e delle Attivitร  Culturali e del Turismo che lo scorso 18 maggio ha avviato un iter di vincolo paesaggistico di circa 2000 ettari nei Comuni di Pomezia ed Ardea.

Il provvedimento, dal titolo โ€œAmbito delle tenute storiche di Torre Maggiore, Valle Caia e altre della Campagna Romanaโ€ costituisce una mossa a sorpresa molto potente con la quale lo Stato italiano scende in campo e avvia lโ€™iter per il riconoscimento, dopo il vincolo โ€œBondiโ€ ratificato nel 2010 a tutela dellโ€™Agro Romano meridionale nel Comune di Roma, di una vasta area di notevole interesse pubblico sui territori di Pomezia ed Ardea tra via dei Castelli Romani, Santa Palomba, Tor di Bruno e ancora oltre, fino a via di Montagnanello e al confine comunale fra Ardea ed Aprilia!

Risulterebbe vincolato addirittura il 20 percento dellโ€™intero territorio di Ardea!

Dopo anni di scempi, con questo atto di grande coraggio, lungimiranza e sensibilitร , il MiBACT allunga la propria mano su Pomezia e Ardea e da apertamente ragione alle istanze di chi come Associazione Latium Vetus si batte da anni per perseguire la salvaguardia del nostro territorio e del patrimonio culturale, rappresentato da capolavori dellโ€™ingegno umano come la duecentesca Torre Maggiore e il castello del Cerqueto; questo provvedimento nazionale va proprio in questa direzione, riconoscendo in tutta lโ€™area in cui ricadono le tenute storiche conosciute come Tor Maggiore, Solforatella, Cerqueto, Vittorie, Valle Caia, Pescarella, Tor di Bruno e Muratella e i territori che le collegano (โ€ฆ) โ€œun insieme paesaggistico di notevole bellezza, caratterizzato dalla persistenza delle caratteristiche agro-silvo-pastorali che per secoli hanno connotato, in generale, la Campagna Romana e che in questo lacerto si sono mantenute pressochรฉ intatte, nonostante vari fenomeni sparsi di urbanizzazione, consolidati e in atto e i limitrofi ambiti industrialiโ€ฆโ€, cosi come รจ possibile leggere nella relazione generale.

Come non richiamare alla memoria la proposta presentata nel Settembre 2015 da Associazione Latium Vetus, e poi ratificata da ben 27 fra associazioni e comitati locali, per chiedere al consiglio comunale di Pomezia di appoggiare ufficialmente lโ€™istanza di vincolo proprio degli immediati dintorni di Tor Maggiore, per scongiurare la lavorazione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani proprio nel lotto adiacente a quello di Tor Maggiore, cosa a cui perรฒ il consiglio comunale di Pomezia non diede alcun seguito.

Le conseguenze della dichiarazione di notevole interesse pubblico avviata dal MiBACT, qualora confermata, sarebbero estremamente rilevanti: gran parte delle attivitร  sulla area perimetrata dovrebbero a quel punto soggiacere alle norme tecniche prescritte per gli ambiti vincolati di tipo agrario di rilevante valore mentre nellโ€™area limitrofa al complesso di Tor Maggiore sarebbe elevato il divieto di realizzare ex novo o anche solo ampliare ulteriori manufatti a destinazione dโ€™uso tecnologico-industriale anche se previsti dagli strumenti urbanistici: in parole semplici si tradurrebbe nellโ€™impossibilitร  di realizzare o ampliare qualsiasi ulteriore capannone industriale nellโ€™area di Santa Palomba e quindi lโ€™impossibilitร  di realizzare il progetto delle centrali di lavorazione dei rifiuti fra le quali anche quella presentata dalla Cogea S.r.l.

Eโ€™ in pratica, lโ€™inizio di una seria tutela su un territorio di grandissimo valore, caratterizzato dalla presenza di castelli e torri medievali e casali realizzati fra Seicento e Novecento, in un ambito territoriale negli anni spesso abusato e violentato da decine di attivitร  antropiche impattanti e che costituiscono motivo di preoccupazione per la salute dei cittadini.

Associazione Latium Vetus dopo aver appreso dellโ€™avvio del procedimento di vincolo la settimana scorsa ha presentato stamattina (lunedรฌ 29 maggio) da sola in occasione della Conferenza di servizi chiamata ad autorizzare definitivamente il progetto della centrale Cogea una diffida indirizzata alla Regione Lazio chiedendo la sospensione immediata della Conferenza ed il rispetto dei provvedimenti ministeriali poi accolta dalla Regione Lazio che ha aggiornato la seduta. Ad una settimana di distanza dallโ€™emissione del provvedimento ministeriale, la nota che lโ€™amministrazione comunale di Pomezia sia accingeva a presentare, a quanto dichiarato dai presenti, non faceva alcuna menzione allโ€™avvio del procedimento di vincolo. Cosa sarebbe successo se Associazione Latium Vetus non avesse inviato allโ€™alba di oggi la propria diffida certificata?

Ancora una volta sono le proteste dei cittadini liberi e lโ€™attenzione delle Associazioni ad aver smosso gli organi sovraordinati, difeso e tutelato il territorio: invitiamo pertanto tutti gli enti istituzionali in primis proprio il Comune di Pomezia a prendere atto del provvidenziale intervento dello Stato Italiano e di quanto prescritto dallโ€™avvio del procedimento di vincolo paesaggistico e con lโ€™occasione ad introdurre nel Regolamento edilizio di Pomezia (come andiamo ripetendo invano da mesi) distanze minime per tutti i progetti di impianti industriali impattanti dalle case sparse e dai centri abitati.

Solo con questa concretezza non si ripeteranno tragedie come quella avvenuta meno di un mese fa alla Eco X di Pomezia.

Associazione Latium Vetus

5/5 - (1 vote)
Se questo post soddisfa i tuoi interessi, puoi considerare di lasciare un commento o di effettuare la sottoscrizione agli RSS feed per essere informato di tutti gli articoli futuri..

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarร  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *